Zero polistirolo in discarica con un progetto verde che riduce gli imballi e trasforma lo scarto in risorsa: dopo il recente stop all’usa e getta sugli scaffali, Unicoop Firenze segna un nuovo traguardo ambientale questa volta sul fronte del polistirolo, nello specifico quello delle casse con cui i prodotti ittici vengono consegnati ogni giorno ai reparti pescheria.
Si parla di 810mila casse di polistirolo all’anno, per un peso complessivo di circa 180 tonnellate, equivalenti al polistirolo trasportato da oltre 100 camion, che non finiranno più nei rifiuti indifferenziati.
Una squadra allargata e tre anni di lavoro per costruite una “filiera per il consumo sostenibile” basata su due strategie parallele: da un lato riciclare il polistirolo come materia per fare nuovi oggetti e, dall’altro, sostituirlo con soluzioni che prevedono il riutilizzo degli imballi.
Grazie a un circuito di economia sostenibile, da oggi circa il 60% delle casse di polistirolo utilizzate nei reparti pescheria avrà una seconda vita. Dopo l’utilizzo in reparto, infatti, le casse vengono pulite e inviate a un impianto esterno, un punto di raccolta unico che compatta il polistirolo in arrivo dai punti vendita, per ridurre il volume e i relativi costi di spedizione.
I “lingotti” di polistirolo vengono poi ritirati da aziende che dopo averli trasformati in perline di plastica, li usano per realizzare nuovi oggetti, fra i quali cestini spesa simili a quelli del supermercato.
Facendo un passo indietro, la “lotta all’indifferenziato” inizia a maggio 2017 quando la cooperativa avvia una prima sperimentazione per sostituire il restante 40% del polistirolo usato da fornitori nazionali con casse azzurre lavabili e riutilizzabili in un circuito chiuso.
Sviluppato in collaborazione con Cpr System, produttore delle casse, il progetto prevede che entro fine 2019 tutti i 20 fornitori nazionali avranno sostituito il polistirolo con le casse azzurre.
In numeri, 300mila casse di polistirolo eliminate, pari a circa 64 tonnellate in meno all’anno di rifiuti immessi nell’ambiente. Il tutto con la garanzia che le casse azzurre assicurano una perfetta copertura di ghiaccio sul prodotto per conservare meglio l’ambiente e, insieme, la qualità e la sicurezza del prodotto.
Un progetto a due binari, per sostituire e per rigenerare, che ha richiesto un confronto con i fornitori, la formazione delle persone nei punti vendita, numerosi test nei reparti e presso partner esterni. Da subito le casse azzurre sono risultate la soluzione ideale per il circuito di fornitori nazionali, mentre i progetti di riuso del polistirolo inizialmente sembravano non praticabili, per problemi di residui organici, persistenza olfattiva e alti costi di trasporto di grossi volumi e poco peso. Dopo varie sperimentazioni e con un lavoro in team, l’obiettivo zero polistirolo in discarica è diventato possibile.
Da rifiuto indifferenziato a una nuova vita, il piano rientra in un più ampio disegno di “lotta ai rifiuti indifferenziati” prodotti dai diversi reparti. Intervenire sul polistirolo era strategico perché le casse della pescheria costituivano fino ad oggi 60% in volume del totale di rifiuti indifferenziati e comportavano alti costi ambientali e di smaltimento.
Con una logica di economia circolare, il progetto raggiunge quindi più obiettivi in uno:
Dalla produzione energetica con il fotovoltaico alla riduzione del
polistirolo, dalla raccolta differenziata agli shopper in Mater-bi. Nel
2009 la cooperativa è stata la prima del settore ad aver introdotto le
buste per la spesa in bioplastica, proseguendo nel 2013, sempre per
prima, con i sacchetti e i guanti per l’ortofrutta e nel 2017,
anticipando di un anno gli obblighi di legge, con le buste in Mater-bi
di IV generazione per i reparti macelleria e pescheria. Ma il risultato
più importante è che oggi il 70% dei clienti usa per la spesa borse
riutilizzabili, quindi non usa e getta.
Con il recente progetto “Arcipelago pulito”, infine, Unicoop Firenze ha fatto da apripista per la legge nazionale sul recupero e lo smaltimento delle plastiche in mare.
Tante anche le iniziative di sensibilizzazione realizzate con il coinvolgimento di soci, clienti, cittadini, scuole, associazioni come Legambiente altri movimenti attivi a difesa dell’ambiente.