Se avete un elettrodomestico che ancora funziona e lo volete destinare a opere di solidarietà? Le possibilità sono varie, a partire dalle parrocchie e da piccole iniziative locali.
Per citare quelle più grandi, ricordiamo l’associazione Mani Tese, che effettua il ritiro gratuito a domicilio (mandate una mail a riciclaggiofirenze@gmail.com o telefonate allo 055720006, www.manitesefirenze.altervista.org) oppure potete portare i vostri oggetti il sabato nella sede di Canciulle (San Casciano Val di Pesa).
Tra Calenzano e Sesto Fiorentino c’è la sede della Comunità Emmaus di Firenze (via Vittorio Emanuele 52, Calenzano, tel 0555277079, www.emmausfirenze.it) e ve ne sono altre sparse in Toscana.
Nella zona di Lucca c’è Daccapo, iniziativa della Caritas Diocesana, Sistema ambiente e Ascit, a cui donare gli oggetti che non servono più, farli riparare, trasformare e ricollocarli su un mercato solidale.
Segnaliamo infine una serie di iniziative che trovate sul web: su Facebook i gruppi locali dell’iniziativa “Te lo regalo se vieni a prenderlo”, oppure il sito www.benewpeople.com.
( dalla rivista Informatore luglio – agosto 2018)
Vestiti, tessili, scarpe e borse, se in buono stato, possono essere messi nei cassonetti della Caritas diocesana o consegnati ad appositi servizi “porta a porta” organizzati dal gestore. Le cose rotte, molto usurate o macchiate vanno invece gettate con i rifiuti indifferenziati. Il progetto a Firenze e dintorni si chiama Ri-Vesti, è promosso insieme ad Alia e gestito dalla Cooperativa sociale San Martino. Chi abita all’interno della ZTL può chiedere il ritiro a domicilio. L’obiettivo è il finanziamento di progetti sociali e l’inserimento lavorativo di giovani e meno giovani in situazione di disagio, soprattutto portatori di handicap.
Gli indumenti vengono acquistati a peso da ditte che li selezionano (dalla prima scelta fino al pezzame e allo scarto vero e proprio) e, smaltito quanto non commercializzabile, vendono gli abiti non più come rifiuto ma come indumento usato.
Se invece vogliamo regalare abiti usati, o altri oggetti come mobilio ed elettrodomestici usati ma funzionanti, a persone in situazione di bisogno, allora dobbiamo portarli in un centro che si occupa di questo tipo di raccolta e distribuzione; in genere si tratta di parrocchie o associazioni di volontariato. Solo per citarne alcuni:
– a Lucca c’è Daccapo, un centro della Caritas cui donare gli oggetti che non servono più, farli riparare, trasformare e ricollocarli su un mercato solidale;
– oppure RiciclAnde a Vaiano (Prato), centro di raccolta dell’associazione Mato Grosso, che finanzia attività di solidarietà in Perù.
– O ancora, il centro di riuso solidale di Mani Tese a Canciulle (San Casciano in Val di Pesa).