Il settore turistico considerando tutti i consumi, dai viaggi ai souvenir, ammonta all’8% delle emissioni globali dei gas effetto serra, circa 4,5 miliardi di tonnellate di CO2, un valore in forte crescita spinto dalla pubblicità martellante sui viaggi low cost.
Il Governo francese ha annunciato una tassa sui voli, che sono una fonte importante di emissione di gas serra, suscitando proteste, “perché i sacrifici per l’ambiente, sempre giusti a parole, sono poco accettati nei fatti“– commenta il meteorologo Luca Mercalli.
Utilizzare meno l’aereo e scegliere destinazioni vacanziere più vicine è una prima buona pratica per ridurre il proprio impatto sul clima.
Molti hotel e agriturismi dispongono di certificazione ambientale, montano pannelli solari, fanno la raccolta differenziata, offrono cibo locale e sostituiscono i flaconcini di shampoo e le saponette con dispenser che producono meno imballaggi di scarto.
Fare una vacanza sostenibile è praticabile e divertente al pari o magari anche più di quella inquinante.
Viaggiare ci aiuta a capire qualcosa in più sul cambiamento del clima: in montagna la riduzione dei ghiacciai testimonia l’aumento della temperatura, così come al mare la comparsa di specie ittiche tropicali nel nostro Mar Mediterraneo è un sintomo del riscaldamento delle acque.
Un ultimo utile consiglio di buona pratica di ecologia quotidiana del meteorologo Mercalli.
Ricordiamoci sempre di non lasciare rifiuti in giro magari facendo anche il gesto rivoluzionario di raccogliere pure quelli lasciati dagli altri.