Nei reparti forneria, gastronomia, rosticceria e macelleria dei Coop.fi arrivano i nuovi incarti con materiali biodegradabili e compostabili, in alcuni casi, come passaggio intermedio, riciclabili e quindi da differenziare nella carta. Ogni anno meno 65 tonnellate di plastica e 194 di rifiuti indifferenziati
Cambiamenti in vista nei reparti di forneria, gastronomia, rosticceria e macelleria dei Coop.fi. Gli incarti attuali saranno sostituiti da materiali completamente biodegradabili e compostabili, in alcuni casi, come passaggio intermedio, riciclabili e quindi da differenziare nella carta.
Così Unicoop Firenze prosegue il suo impegno per l’ambiente, dopo essere stata la prima a togliere dai propri scaffali i prodotti di plastica usa e getta lo scorso primo giugno.
Al bando quindi gli attuali sacchetti forneria, sia quelli di carta con la finestra di plastica, sia quelli formati da più materiali e con una componente di plastica o di alluminio. In sostituzione dei vecchi incarti, che in alcuni casi dovevano essere separati manualmente dal consumatore, in altri finivano nell’indifferenziato, arrivano nuove soluzioni.
Ecco le novità:
Su tutti gli incarti, che cambieranno anche veste grafica, sarà chiaramente specificato il corretto smaltimento, fermo restando che l’organico per lo smaltimento degli incarti è quello industriale e non casalingo.
La scelta di Unicoop Firenze, che è iniziata con le prime sperimentazioni a novembre 2018, ha portato la cooperativa ad investire in soluzioni innovative e materiali che hanno superato tutti i test internazionali per ottenere le certificazioni di biodegradabilità e compostabilità su ogni singola tipologia di incarto. Ad oggi tutti i nuovi incarti accoppiati a bioplastiche hanno avuto la certificazione Ok Compost di TUV.
Il bilancio ambientale di questa scelta di Unicoop Firenze, che segue il primato dell’eliminazione dei prodotti in plastica usa e getta dagli scaffali della cooperativa a partire dallo scorso primo giugno e dell’iniziativa dei reparti pescheria Zero polistirolo in discarica, ammonta a:
Un totale ogni anno di 65 tonnellate di plastica e 194 di indifferenziato in meno rispetto a quanto sarebbe accaduto in assenza di queste scelte.
Solo con la decisione di togliere dagli scaffali 80 milioni di piatti, 90 di bicchieri e 50 di posate, per un totale di 220 milioni di pezzi di plastica l’anno, la cooperativa aveva già risparmiato l’immissione di 1.500 tonnellate di plastica nell’ambiente.
Con il progetto Zero polistirolo in discarica, invece, sono state sostituite 810mila casse di polistirolo all’anno, per un peso complessivo di circa 180 tonnellate, equivalenti al polistirolo trasportato da oltre 100 camion, che non finiranno più nei rifiuti indifferenziati.