La filiera del riciclo
(A cura di Alia, società di gestione di servizi ambientali della Toscana centrale)
Effettuare correttamente e con attenzione la raccolta differenziata aiuta gli impianti di trattamento a dare una seconda vita ai materiali. Di seguito il racconto della filiera della plastica. Basta metterli nel giusto cassonetto per dare il via al circolo virtuoso.
Il processo
Il processo di riciclo della plastica permette di trasformare un imballaggio in una nuova materia prima, o meglio, in una materia prima-seconda che potrà essere riutilizzata per dare vita a nuovi oggetti. Pensate che riciclando 13 bottiglie in plastica si può realizzare una maglietta da calcio!
Un vasetto dello yogurt, per esempio, per essere correttamente riciclato dovrà affrontare un viaggio in diverse tappe:
1) il gestore del servizio di igiene urbana istruisce gli utenti sul corretto conferimento del rifiuto;
2) REVET (Azienda dove avviene la selezione di gran parte degli imballaggi plastici toscani) effettua la raccolta presso i Comuni convenzionati; i rifiuti, e anche il vasetto quindi, vengono trasportati nello stabilimento di Pontedera, dove viene valutata la qualità del materiale da riciclare;
3) nell’impianto, il nostro vasetto inizia il suo percorso attraverso tanti controlli, magneti, sensori ottici e altri macchinari specializzati
4) gli imballaggi – il vasetto, ma anche bottiglie di plastica, shopper e flaconi del detersivo – vengono inseriti nella fase di suddivisione e selezionamento;
5) i rifiuti vengono preparati per il successivo processo di riciclo, previa suddivisione per tipo di polimero e per colore su nastri trasportatori. Le bottiglie di plastica vengono lavate in acqua calda per eliminare etichette ed eventuali residui di sporcizia. I flaconi di detersivo vengono sottoposti a processi meccanici di eliminazione dei materiali indesiderati;
6) il materiale a questo punto può essere avviato al riciclo; un nastro trasportatore lo porta in una specie di lavatrice, dove viene lavato e poi scaldato a 200 °C, diventando, insieme con gli altri rifiuti, una pasta fluida che quindi viene raffreddata in apposite vasche. Da questo trattamento il nostro vasetto esce in forma di granuli, piccoli coriandoli in plastica che, assemblati, possono diventare una panchina riciclata e altri arredi e giochi da giardino.
Le destinazioni
A livello nazionale, a seconda della dotazione impiantistica, molte sono le destinazioni per il riciclo e recupero dei vari polimeri: gli imballaggi in PET diventano scaglie adatte per la produzione di lastre, contenitori, prodotti per l’edilizia, ma anche nuove bottiglie d’acqua. Dai flaconi di detersivo si ricavano granuli destinati alla produzione di tubi e geo-membrana bugnata. Dalle shopper della spesa si possono produrre con il riciclo vasi per fiori, manufatti per l’arredo urbano, nuovi sacchetti…
ATTENZIONE
Per verificare le corrette modalità di raccolta differenziata dei rifiuti è bene far riferimento al proprio gestore di servizi ambientali.