Ogni rifiuto al posto giusto!
Apparecchiature elettriche e elettroniche (Raee), rifiuti speciali, vetro e umido. Alcuni utili consigli su come smaltirli correttamente
RAEE (Rifiuti di apparecchiature elettriche e elettroniche)
Computer, cellulari, stampanti, lavatrici, frigoriferi, ma anche cellulari, rasoi elettrici e piccoli elettrodomestici rientrano tutti nella grande famiglia dei RAEE, i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. Attraverso un contributo ambientale, applicato a tutti questi prodotti, si finanziano i sistemi di raccolta, che vanno dal cosiddetto “uno contro uno” (un elettrodomestico da smaltire per uno nuovo acquistato) ad “uno contro zero” (come nel caso dei telefoni cellulari, che è possibile riconsegnare, quando si rompono, ai punti vendita senza doverne acquistare necessariamente uno nuovo). In questo modo possono essere recuperati materiali preziosi e si evitano seri problemi per l’ambiente, causati dalla dispersione di sostanza inquinanti.
RIFIUTI SPECIALI
Alcuni materiali devono essere smaltiti in contenitori dedicati come ad esempio i farmaci scaduti (nelle farmacie), le pile usate (nei punti vendita o centri commerciali) e gli abiti usati. Batterie, toner e vernici devono essere portati direttamente ai centri di raccolta.
Possiamo restituire un RAEE al punto vendita coop.fi?
Sì, l’oggetto ritirato deve essere però integro, nonché libero da collegamenti idraulici, elettrici e quant’altro. Se si ha qualche dubbio, le categorie ed un elenco esemplificativo dei RAEE si trovano negli allegati III e IV del decreto legislativo 49 del 2014. L’apparecchio consegnato non dovrà essere della stessa marca, né sarà necessario dimostrare di averlo acquistato in quel punto vendita. Dopo la consegna del prodotto, Coop raggruppa i rifiuti elettronici all’interno di ogni esercizio commerciale, o in un magazzino a questo destinato, e li fa trasportare da un’azienda autorizzata verso i più idonei impianti di trattamento predisposti dal sistema RAEE. Per informazioni rivolgetevi al box informazioni del vostro supermercato
VETRO
Le bottiglie, i bicchieri, i barattoli e i vasi di vetro devono essere conferiti nel cassonetto del vetro dove non dovete però buttare via anche lampadine, neon, specchi, bicchieri di cristallo e contenitori in pirex, tutti materiali che devono essere riciclati in maniera differente.
! Anche in questo caso è bene che i contenitori siano puliti e soprattutto vuoti: non inserite nel cassonetto bottiglie di vetro piene o semi-piene anche se si tratta so
lo di acqua.
! Ricordate inoltre che bicchieri, tazze e piatti di ceramica, se si rompono, non devono essere gettati nel vetro ma nell’indifferenziata in quanto si tratta di materiali che non è possibile riciclare.
UMIDO ORGANICO
Sono tutti gli scarti delle nostre attività in cucina, inclusi bucce di frutta o verdura, alimenti scaduti, fondi di caffè, gusci d’uovo, fiori e foglie.
Non sono recuperabili le cialde in plastica o metallo (di caffè o tè), peli e ossa di animali, nessun liquido (in particolare l’oli ricorda va raccolto separatamente e portato alle piazzole ecologiche!), pannolini e assorbenti igienici, anche se compostabili.
L’umido raccolto può diventare compost ed essere utilizzato come fertilizzante nei terricci nelle piante, molto simile all’humus.
Se si ha lo spazio per una compostiera domestica l’umido può diventare una risorsa preziosa per gli orti domestici o per concimare i fiori del giardino o del terrazzo.
Dal compostaggio di questi rifiuti, infine, si può ottenere un nuovo combustibile, il biometano.
(Informazioni a cura di Legambiente. Ricordiamo a tutti gli utenti di consultare, sempre, il proprio Gestore per avere istruzioni corrette in merito alla differenziazione dei rifiuti sul proprio territorio).
Da gennaio 2012 non sono più in commercio i sacchetti di plastica monouso. Nel 2010 gli italiani ne consumavano 300 a testa, 180 miliardi di sacchetti all’anno, spesso utili solo per pochi minuti. Dal loro divieto sono stati sostituiti dalle borse della spesa in tela, dai sacchetti di carta o da quelli in bio-plastica “compostabile” (realizzati con composti vegetali). I sacchetti “bio” riportano in piccolo il marchio della norma “EN 13432”, sono di derivazione vegetale e possono essere usati per la raccolta differenziata dei rifiuti alimentari della cucina.
Il loro utilizzo al posto delle buste in plastica consente un risparmio in un anno per una famiglia media composta da tre persone di circa 90 euro e 10 Kg CO2 equivalenti.